Rendiconti Online della Società Geologica Italiana - Vol. 24/2013

Use of unmanned aerial vehicles (UAVs) for photogrammetric surveys in rockfall instability studies

Maria Danzi (*), Giuseppe Di Crescenzo (**), Massimo Ramondini (**) & Antonio Santo (**)
(*) Engineer - Geofotogrammetrica. (**) Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale, Università di Napoli Federico II.


DOI: https://doi.org/
Volume: 24/2013
Pages: 82-85

Abstract

L’utilizzo del drone (UAV) per l’esecuzione di rilievi fotogrammetrici nello studio delle frane da crollo. Si riportano i risultati preliminari di uno studio geostrutturale effettuato su due costoni rocciosi per i quali è stato realizzato un rilievo fotogrammetrico (DTP) basato sull'utilizzo di un drone (UAV). Tale rilievo ha consentito di ricostruire in maniera dettagliata la geometria del fronte e di risalire al pattern fessurativo dell'ammasso roccioso individuando un elevato numero di discontinuità, la loro orientazione nello spazio, le famiglie rappresentative nonché i volumi di roccia potenzialmente instabili. Le pareti, localizzate sul promontorio di Posillipo (Napoli) ed in una stretta gola a Praiano (Costiera amalfitana), risultano essere state interessate in passato da numerose frane da crollo. Esse risultano molto articolate con settori posizionati ad altezze elevate e spesso variamente orientati rispetto alla direzione generale del fronte. I risultati preliminari raccolti evidenziano i numerosi vantaggi della tecnica DSP-UAV in quanto consente di ricostruire topograficamente pareti localizzate in zone difficilmente raggiungibili con tecniche tradizionali vuoi per la localizzazione geomorfologica della stessa (Gola di Praiano) vuoi per la quota e la orientazione di alcuni settori rispetto al versante (Coroglio, Capo Posillipo). Il drone può volare autonomamente su traiettorie di volo prestabilite oppure no ed è per questo molto versatile alla logistica dei luoghi. Esso restituisce coppie di foto stereoscopiche sia zenitali che variamente angolate rispetto al fronte. Infine esso è in grado di raggiungere distanze molto piccole rispetto al fronte (poche decine di metri) e ciò si traduce nella restituzione di una nuvola di punti (xyz) molto densa che permette di ricostruire, con tecniche automatiche e/o manuali, la geometria degli elementi geomorfologici (nicchie di frana, diedri e pinnacoli isolati) e geostrutturali (giacitura dei piani di discontinuità) e di definire i volumi delle masse rocciose instabili.

Keywords


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