Rendiconti Online della Società Geologica Italiana - Vol. 50/2020

La Geologia nel Il Tesoro di Brunetto Latini

Marco Romano
Dipartimento di Scienze della Terra, "Sapienza" Università di Roma, P.le A. Moro 5, 00185 Rome, Italy. Corresponding author e-mail: marco.romano@uniroma1.it


DOI: https://doi.org/10.3301/ROL.2020.04
Volume: 50/2020
Pages: 39-55

Abstract

Nel presente contributo sono trattati e discussi per la prima volta in modo sistematico e organico gli elementi geologici rintracciabili nell’opera Il Tesoro di Brunetto Latini. Oltre riferimenti strettamente geologici, nel testo sono presi in considerazione anche aspetti di carattere più generale, includendo anche richiami di cosmologia e scienze naturali sensu lato. Nell’opera Il Tesoro, che può essere considerata a tutti gli effetti la prima vera enciclopedia volgare, Latini costruisce un importante ponte conoscitivo tra le ipotesi su temi naturali del mondo antico e lo stato delle conoscenze caratterizzante il Medioevo. Autori di riferimento per l’opera del fiorentino sono sicuramente Aristotele e Tolomeo, con il tentativo, sposato successivamente dal discepolo Dante Alighieri, di integrare il pensiero cristiano con la filosofia aristotelica, seguendo dunque le orme di Alberto Magno e Tommaso d’Aquino. Gran parte della lettura dei fenomeni naturali sono presi in prestito da Latini direttamente dai Metereologica di Aristotele, senza nuove letture dei processi o cambi interpretativi maggiori. L’analisi dell’opera di Latini sottolinea nuovamente come il Medioevo non rappresentò l’età oscura per antonomasia per la scienza ma, diversamente, il periodo in cui vennero posti quei quesiti fondamentali per la successiva rivoluzione scientifica vera e propria.

Keywords


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